Interrogazione n. 296/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 296/A

(Pervenuta risposta scritta in data 15/05/2020)

COMANDINI – GANAU – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PIANO – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata erogazione dei pasti senza glutine nella mensa universitaria di via Trentino a Cagliari.

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I sottoscritti,

vista la legge 4 luglio 2005, n. 123 (Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia), articolo 4, comma 3 (Erogazione dei prodotti senza glutine), il quale prevede che “nelle mense delle strutture scolastiche e ospedaliere e nelle mense delle strutture pubbliche devono essere somministrati, previa richiesta degli interessati, anche pasti senza glutine”;

visto il decreto legislativo 29 marzo 2012, n. 68 (Revisione della normativa di principio in materia di diritto allo studio e valorizzazione dei collegi universitari legalmente riconosciuti, in attuazione della delega prevista dall’articolo 5, comma 1, lettere a), secondo periodo, e d) della legge 30 dicembre 2010, n. 240, e secondo i principi e i criteri direttivi stabiliti al comma 3, lettera f), e al comma 6, articolo 7 – Definizione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP), comma 2, lettera c), la voce ristorazione comprende, per gli studenti fuori sede, la spesa relativa al servizio offerto per due pasti giornalieri, dalle mense universitarie o da strutture convenzionate, ovvero la spesa per mangiare in casa; per gli studenti in sede e pendolari, la spesa per un pasto giornaliero;

premesso che:
– l’Ente regionale per il diritto allo studio universitario di Cagliari tra i tanti servizi garantisce quello della ristorazione tramite la produzione e la distribuzione dei pasti nelle mense universitarie dislocate nell’ambito di un territorio come di seguito definito:
– Cagliari: via Premuda, via Trentino, piazza Michelangelo,
– Area extraurbana: Comune di Monserrato, cittadella universitaria;
– tutte le caratteristiche del servizio ristorazione sono contenute nel regolamento emesso dal Servizio diritto allo studio, attività culturali ed interventi per gli studenti, predisposto sulla base delle linee di indirizzo date dal consiglio di amministrazione e approvato con delibera n. 29 dell’11 settembre 2019 dello stesso consiglio e pubblicato sul sito istituzionale dell’ERSU il 12 settembre 2019,

preso atto che:
– il regolamento e la carta dei servizi del Servizio ristorazione persegue l’obiettivo di porre attenzione alle esigenze di persone affette da particolari patologie quali: celiachia, intolleranze alimentari, disabilità ecc.;
– obiettivo rimarcato al punto 9, lettera e) “è possibile, presso tutte le mense, previa presentazione di apposita richiesta ristorazione, erogare menù speciali su prenotazione, rivolti ad utenti con particolari intolleranze alimentari, come la celiachia.”;
– si evidenzia che in data 24 ottobre 2019 l’ERSU comunica, attraverso il proprio sito istituzionale, l’impossibilità di garantire l’erogazione dei pasti senza glutine nella mensa di via Trentino, senza spiegazione alcuna: “Si comunica che, per motivi di organizzazione degli spazi della cucina, presso la mensa di via Trentino non si potrà provvedere all’erogazione dei pasti privi di glutine. La somministrazione di pasti privi di glutine presso le altre mense universitarie continuerà ad essere regolarmente garantita. Ci scusiamo per il disagio.”;

considerato che:
– gli utenti hanno più volte manifestato il disagio al responsabile dell’ERSU, il quale ha informalmente comunicato che l’ASL ha ritenuto la cucina della mensa di via Trentino inadatta alla preparazione dei cibi senza glutine in quanto troppo piccola per garantire incontaminazioni; d’altro canto far arrivare i pasti dalle altre mense risulterebbe antieconomico;
– la mensa di via Trentino è la più vicina sia al Magistero, al polo delle scienze economiche, giuridiche e politiche, alla Facoltà di lingue, nonché allo studentato di via Trentino; gli studenti con particolari esigenze alimentari, che frequentano le facoltà suddette, si ritrovano nell’impossibilità, per via degli orari stringenti tra una lezione e l’altra, di raggiungere le mense di via Premuda e di piazza Michelangelo, lontane rispettivamente circa 1,7 chilometri e 4,6 chilometri;
– a conclusione si afferma che è assolutamente necessario che la mensa di via Trentino garantisca i pasti per chi ha particolari esigenze alimentari, come ad esempio la celiachia, così da garantire uguale trattamento a tutti gli utenti, visto che i contenuti della Carta si ispirano ai principi sull’erogazione dei servizi pubblici contenuti nella direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 27 gennaio 1994, che sono così riportati:
– eguaglianza: l’Ente si impegna a garantire uniformità di trattamento e ad attenersi ai principi di uguaglianza sanciti dalla Costituzione italiana. L’attività esercitata è orientata a garantire, sia nel rapporto diretto allo sportello che nel rapporto indiretto, i soggetti diversamente abili e gli studenti appartenenti a fasce sociali deboli;
– imparzialità: l’Ente si attiene ai principi di obiettività, neutralità e imparzialità nei comportamenti verso i suoi utenti, l’erogazione dei servizi è continua, regolare e senza interruzione;
– partecipazione: l’Ente garantisce la partecipazione dell’utente alla prestazione del servizio secondo le modalità previste dalla presente Carta,

chiedono di interrogare l’Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere se non ritenga opportuno ed urgente intervenire affinché nella mensa di via Trentino vengano realizzate le condizioni per l’erogazione del servizio mensa anche agli utenti con particolari esigenze alimentari nel rispetto di quanto stabilito dal regolamento dell’ERSU.

Cagliari, 4 febbraio 2020

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