Mozione n. 66

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 66

ENNAS – CANU – GIAGONI – MANCA Ignazio – MELE – PIRAS – SAIU sugli sbarchi sulle coste del Sud Sardegna di migranti provenienti dal nord Africa.

***************

IL CONSIGLIO REGIONALE

CONSIDERATO che:
– nell’ultimo anno il fronte della rotta per Lampedusa dal nord Africa non è più considerato sicuro per via della politica attuata dal Governo italiano in tema di ONG e di sbarchi nei porti Italiani;
– la rotta per la Sardegna dal nord Africa è un’alternativa alla più esposta mediaticamente rotta per Lampedusa;
– gli sbarchi diretti in Sardegna si sono concentrati sino ad oggi nel Sulcis-Iglesiente e in particolare nella costa che va da Teulada a Sant’Antioco;
– spesso i migranti vengono intercettati solo dopo lo sbarco con il rischio concreto che qualcuno sfugga alle procedure di identificazione;

RILEVATO che:
– si assiste ad un utilizzo preminente di piccole imbarcazioni in legno;
– tali unità sono prive di qualsiasi sistema di rilevazione che ne consenta il monitoraggio attraverso i sistemi tecnologici di cui sono dotate le sale operative e navigano in totale autonomia, senza richiedere aiuto, cercando di occultare la loro presenza allo scopo di raggiungere le coste italiane senza essere individuate ed intercettate;
– le condizioni meteo marine favorevoli permettono ai clandestini di approdare in tutta libertà con importanti costi in termini economici e organizzativi;
– per ogni sbarco le forze dell’ordine vengono distolte dai servizi ordinari per gestire le incombenze legate ai migranti approdati nell’isola;

CONSTATATO che:
– occorre intervenire per bloccare un fenomeno che potrebbe rappresentare un pericolo per la sicurezza nazionale;
– è necessario bloccare un flusso migratorio che non ha nulla a che fare con l’accoglienza umanitaria ma alimenta il business della criminalità con il traffico di esseri umani e non solo;
– attraverso il decreto legge del 14 giugno 2019, il cosiddetto decreto sicurezza bis, sono state introdotto una serie di misure per il contrasto alle prassi elusive della normativa internazionale in materia di immigrazione e potenziamento dei rimpatri;
– un evento negativo sul territorio sardo collegato al fenomeno degli sbarchi incontrollati potrebbe portare l’opinione pubblica a non avere fiducia nella sicurezza dei luoghi con gravi ricadute negative per il turismo e quindi per l’economia del territorio;
– la mancata identificazione rappresenta un potenziale rischio nella lotta al terrorismo;
– le recenti dichiarazioni a mezzo stampa di alcuni esponenti dei partiti che compongono il nuovo governo nazionale sono indirizzate a rideterminare le misure adottate dal precedente governo sulla tematica di gestione dell’immigrazione compresa la revisione del decreto sicurezza bis,

impegna la Giunta regionale ad interrogare il Governo italiano e, nello specifico,
il Ministro degli interni, per sapere:

1) se e quali iniziative intendano adottare al fine di arginare il flusso migratorio dal nord Africa verso le coste della Sardegna;
2) se sia nella volontà di questo Governo attuare le misure necessarie per gestire i rimpatri dei migranti a cui sono state respinte le domande di richiesta asilo e che conseguentemente pone questi stranieri in una condizione di clandestinità sul territorio italiano.

Cagliari, 12 settembre 2019

Condividi: